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news
2014
ottobre
3
IL CANTIERE IN VETRINA
In questo articolo si analizza una scelta costruttiva,
fatta tra impresa e progettista, che mette in luce
le grandi possibilità offerte dal settore produttivo
in Italia.
Seguiremo le fasi che hanno portato alla posa di
Nuovo Elevetor Geoplast
, un
cassero
per
pavi-
menti ventilati
ad uso sia civile che indu-
striale/commerciale. Questo sistema permette di
realizzare
vuoti tecnici o vasche
sotto qualsiasi
superficie, adibita poi a uso pedonale e carrabile.
È inoltre possibile realizzare vuoti sanitari con
eventuale passaggio degli impianti e riduzione so-
stanziale dei consumi di calcestruzzo e dei tempi di
posa. Si consideri che questo sistema funziona
anche con la predisposizione di fori di arieggia-
mento, come
barriera all’ingresso del pericoloso
gas Radon
.
Nuovo Elevetor
®
è un elemento in polipropilene
composto da una base d’appoggio 58x58 cm, che
garantisce la verticalità dei tubi e una posa sem-
plice e veloce degli stessi, e da un cassero
58x58x15 cm da incastrare nella parte superiore
dei tubi consentendo la riduzione dei consumi di
calcestruzzo.
Il cantiere analizzato è un’
abitazione bifamiliare
a Cornedo Vicentino
, in prossimità del torrente
Agno. In fase di progettazione è sorta la necessità
di eseguire una parte di murature sotto la quota di
campagna di circa 1.5 m, per esigenze costruttive
legate alla conformità del terreno.
Una prima ipotesi di costruire dei garage interrati
è stata subito scartata dalla proprietà proprio per
la vicinanza al letto del fiume e quindi si è proce-
duto con il getto della platea alla profondità pre-
stabilita e dei muri portanti in corrispondenza di
dove sarebbero sorti poi, nella parte fuori terra,
quelli in laterizio.
A questo punto entra in gioco la professionalità e
la competenza della
Edil FIRE
, nota impresa di
zona che, valutando i diversi vantaggi del sistema
Elevetor descritti in precedenza, ha cominciato a
studiare con la direzione lavori la
soluzione al-
ternativa al riempimento
con materiale riciclato
o breccia.
Comincia così un rapporto di
consulenza tecnica
con la rivendita
Edilvencato S.r.l.
, associata al
Gruppo STEA, per fare una prima progettazione ed
una stima dei costi (che poi risulteranno pratica-
mente equivalenti al riempimento). Ulteriori ap-
profondimenti e modifiche al progetto sono state
poi oggetto di consulenza tecnica diretta con il
produttore del cassero, Geoplast S.p.A..
La
posa del sistema di casseri Elevetor
si è di-
mostrata molto rapida. Gli elementi in plastica
sono stati calcolati e ordinati nella quantità stret-
tamente necessaria alla dimensione del cantiere,
per evitare rimanenze inutili all’impresa.
Dopo una brevissima fase di formazione dell’im-
presa di costruzione sulle modalità di posa degli
elementi Elevetor, il cantiere è avanzato con rapi-
dità. Vengono assemblati i moduli, preparati i rac-
cordi con le murature, sovrapposta la rete di ar-
matura del solaio, calcolata sulle necessità di por-
tata progettuale, e in poco tempo si procede al
getto dei “pilastrini” e del solaio.
Vorrei concludere sottolineando un aspetto a mio
giudizio molto importante. Per redigere questo ar-
ticolo ho voluto
dare voce a chi ha avuto espe-
rienza diretta
nell’esecuzione del cantiere e
nell’
utilizzo dei casseri Elevetor
: ho quindi rac-
colto considerazioni e pareri dei vari operatori del-
l’impresa di costruzione, percependo un
buon
livello di soddisfazione
per la scelta fatta.
Più volte mi è stato sottolineato il
valore che
hanno avuto l’intesa e la collaborazione nella
fase progettuale dell’opera tra le varie parti in
causa
, mettendo i costi in secondo piano, nono-
stante abbiano la loro importanza in ogni scelta.
In questi periodi difficili per il nostro settore,
ri-
trovare la soddisfazione e la gioia di aver fatto
un buon lavoro
può ridare speranza, voglia di ri-
vincita e stimolo a proseguire sulla strada della
qualità.
Invito tutti a provarlo.
Giuliano Vencato
vedere oltre
”. Un esempio?
Un gruppo di persone, che sta raggiungendo un ri-
fugio in montagna, a un certo punto perde di vista
il sentiero perché una frana l’ha completamente
cancellato. Nel gruppo quasi tutti si agitano, s’in-
nervosiscono, s’impauriscono e fanno cupe previ-
sioni per l’esito dell’escursione.
Solo alcuni nel gruppo rimangono tranquilli, sicuri
che si potrà trovare il sentiero e riprendere il cam-
mino, con un po’ di fatica in più, ma in sicurezza.
Perché? Perché costoro sono ottimisti, mentre tutti
gli altri sono pessimisti? Semplicemente perché
quelli che rimangono sereni hanno visto, hanno
visto oltre, oltre la frana, tra le pieghe del cana-
lone e le cime dei pini, e hanno intravisto quello
che tutti gli altri non sono riusciti a scorgere, una
via di fuga, una soluzione, una possibilità.
Fiducia non è credere senza vedere, ma è ve-
dere dove, per le convenzioni e abitudini men-
tali, sembra non ci sia nulla da vedere
.
E visto che siamo nel mondo delle costruzioni, in
cui le gru operano poggiandosi sulla terra con la
quale edifichiamo la nostra creatività, ecco come
rendere efficace la nostra azione. Infatti, bene si
presta questa riflessione sull’agricoltore, che dopo
aver preparato il campo e averlo seminato deve
solo aspettare ed essere fiducioso, perché non sa
se e come crescerà il seme. Ma il fatto di non sa-
pere cosa avverrà domani non lo scoraggia dal
continuare il lavoro che ha sempre svolto con de-
vozione e passione. L’immobilismo, anche men-
tale, non può certamente portare a un
cambiamento delle condizioni attuali.
E allora, quale consiglio? Cerchiamo di non abbat-
terci di fronte alle difficoltà del quotidiano e di non
uniformarci al pensiero comune che ci vuole re-
missivi e immobili, ma sforziamoci di scorgere
quei deboli segnali, spesso nascosti ai nostri occhi
stanchi, che possono essere preludio di una via
d’uscita.
Il futuro si costruisce anche immaginandolo prima.
Avanti tutta così.
Christian Simonetti
NUOVO ELEVETOR: IL NUOVO CASSERO PER PAVIMENTI VENTILATI
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